Località di partenza: Tabiano Bagni, m 162.
Dislivello: 232 metri.
Tempo di percorrenza complessivo: 5h10'.
Segnavia: paline segnavia bianche.
Difficoltà: EE
Lasciamo il piazzale-parcheggio delle Terme, con lo stabilimento alle nostre spalle imbocchiamo la strada in salita (Via Respighi) in fronte a noi che diventa subito sterrata e risaliamo il fianco della collina con alcuni tornanti e sul crinale, in cresta, costeggiamo due cascinali, fino a raggiungere sulla destra un viale di ippocastani.
Prima di raggiungere gli edifici ove un tempo dimoravano i fattori del castello (m284 ore0.30) -oggi resort di lusso- svoltiamo a sinistra per scendere e risalire i fianchi di una piccola valle. Quindi sul fianco opposto, numerose tracce scendono per riunirsi nel medesimo punto vicino ad un’azienda agricola con un piccolo specchio d’acqua (m193, ore 0.50).
Qui attraversiamo il torrente Gisolo e risaliamo in modo deciso il pendio, camminando sulla strada agricola che ci riporta sulla cresta della collina a Ca’ Sivelli e, tagliando il bosco, sbuchiamo al Santuario di Monte Manulo (m296, ore1.30), tempio dedicato alla madonna, molto venerato in loco, sulla nostra destra una splendida vista sul Castello di Tabiano.
Percorreremo ora un lungo tratto in un susseguirsi ininterrotto di saliscendi, toccando il punto più alto dell’escursione, il Monte Ghinardo (m 384), dove l'orizzonte ci porta lontano tra distese di colline a perdita d'occhio; sotto di noi, a sinistra, la tranquilla Val Parola.
Questo è il tratto dove occorre prestare maggiore attenzione al sentiero che tocca prima un edificio semiabbandonato, con - ahimè - abbandonate alcune auto e poco dopo, una seconda cascina, passata la quale bisogna tenersi sulla destra ed aggirare il vasto campo, camminando vicino allo spartiacque sulla traccia in apparenza meno battuta. Prima di rientrare ancora nel bosco, all’inizio di un’ erta, ad un bivio, si deve tenere la sinistra.
Una volta scollinati, si vedono le abitazioni di Fornacchia (m 250), un piccolo, ma suggestivo, borgo, dove si arriva dopo 2.40 ore di cammino; qui attraverseremo tutta la frazione e, quando la strada asfaltata svolta per San Vittore, giriamo a destra, per Case Bassi senza arrivarci perché sulla sinistra imbocchiamo il sentiero che scende violentemente verso il torrente Gisolo, lo guadiamo a circa 250m (ore 3) nel punto più lontano raggiunto. Riprendiamo quota, ora con una salita più moderata, nel bosco ed all’aperto, dove oltre a stupende balze, si può rintracciare il sentiero percorso in precedenza.
Riprendiamo la cresta della collina e l’asfalto a Casa Pietra (m368, ore 3.50); percorriamo la strada verso destra con un continuo saliscendi, e sarà più agevole procedere lungo il ciglio sterrato, superiamo il piccolo cimitero di Tabiano (ore 4.20) ed arrivati al monumento ai caduti, il percorso si inserisce sulla strada che giunge da Tabiano Bagni. Proseguendo dritto, passando sotto al castello (fondato tra il XII e XIII dai Pallavicino, ampiamente restaurato ed in gran parte modificato alla fine dell'800; ora è dimora privata), troviamo la piccola chiesa, quindi seguendo la svolta a sinistra della strada, ritroviamo il viale di ippocastani su cui siamo transitati in precedenza. Al termine, al bivio, sulla strada asfaltata a sinistra in leggera discesa lasciamo la Cascina dei Poi a destra, ripercorriamo i nostri passi a ritroso fino a Tabiano Bagni (m164, ore 5).