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M. Roisettaz anticima sud (m. 3324)

Località di partenza: parcheggio sottostante fraz. Cheneil (Valtournenche), m. 2050.

Dislivello: 1284 metri.

Tempo di percorrenza complessivo: 3h40'.

Segnavia: 29.

Difficoltà: EE

Accesso automobilistico: autostrada A5 fino all'uscita di Châtillon, dopodichè proseguire sulla SS26 della Val d'Aosta fino all'incrocio con la SR di Cervinia. Proseguire fino all'abitato di Valtournenche; quasi al termine dell'abitato, nei pressi di un distributore di benzina, imboccare sulla destra la strada per Cheneil ed arrivare al suo termine.

Lasciata l'auto nel parcheggio ove termina la strada, s'imbocca la rampa che conduce a Cheneil in corrispondenza della stazione a valle di una teleferica. In 10 minuti si giunge a Cheneil, m. 2105; non è necessario arrivare alle case, perché, oltrepassato il torrente, ha inizio il sentiero contrassegnato dal segnavia 26.
Inizialmante si costeggia il rio Cheney e si guadagna quota in modo molto blando. Alcuni tornanti ci avvicinano alla parete rocciosa che racchiude la parte centrale della conca di Cheneil ed un traverso ci porta proprio al di sotto di essa in corrispondenza di una cascata del rio Cheney.
Guadato il torrente, il sentiero inizia ora a salire severamente, si tratta di costeggiare il torrente che scorre tra continue cascatelle senza lasciarsi tentare da tracce che si dipartono sulla destra che sulla sinistra.
Si arriva in breve ad un ampio pianoro a m. 2664 (1h45') che attraverseremo per tutta la sua lunghezza; occorre prestare ATTENZIONE a non perdere le tracce del sentiero, altrimenti si è portati a risalire la morena del vallone di sinistra perché una volta giunti in cima ad essa non si c'è modo di proseguire oltre!! Dal pianoro, occorre invece puntare verso ENE, ovvero verso il vallone di destra; se ci si avvicina alle sponde del rio Cheney e le si costeggia non si può sbagliare.
Man mano che si sale, le tracce sono molto più visibili, fino a diventare nuovamente un bel pistone. Altra novità è il repentino aumento di pendenza: ancora un salto deciso per lasciare la conca di Lezan. Questo decisivo strappo introduce alla zona degli sfasciumi, obbligando a seguire un comodissimo traverso in direzione dell'ultimo piano proprio sotto il Roisettaz. Nuova impennata, ormai la quota si avvicina a 3200 m., per salire la rotondità della vetta, avendo già avvistato da parecchio tempo la croce di termine corsa.
La vera cima del Roisettaz è la punta che ci si trova tutta a dritta, pochi metri più alta (m. 3334) di questa falsa cima ufficializzata dalla croce e raggiungibile più facilmente dalla Val d'Ayas (vedi l'itinerario pubblicato sul sito AyasTrekking.it). Le mappe parlano chiaro: dalla sommità si deve vedere a picco la Val d'Ayas! Detto fra noi, dato il panorama ben delineato e così imponente davanti ai nostri occhi, questo dettaglio scompare, come qualsiasi altra parola di fronte all'ultimo scenario.
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