Rifugio F.Benevolo (m. 2285)
Località di partenza: Thumel, frazione di Rhêmes-Notre-Dame, m. 1879.
Dislivello: 406 metri circa.
Tempo di percorrenza: 1h45'.
Segnavia: 13.
Difficoltà: E
Accesso automobilistico: A5 fino al casello di Saint Pierre (Aosta Ovest), al casello indirizzarsi verso Aosta per imboccare la strada statale SS26 della Val d'Aosta verso Courmayeur. Superato l'abitato di Villeneuve, svoltare a sinistra sulla strada per la Val di Rhemes e Valsavaranche. Superato l'abitato di Introd, proseguire per la Val di Rhêmes fino al termine della strada in frazione Thumel.
Lasciata l'auto nei pressi della frazione di Thumel ove termina la carrozzabile della Val di Rhêmes (per chi giungesse in auto, occorre parcheggiare obbligatoriamente un paio di Km prima del termine della strada), s'ignora la carrareccia che s'inerpica lungo il fianco sinistro della valle e s'imbocca, in mezzo ad un bosco di larici, il sentiero per il rifugio con segnavia 13.Superata una balza rocciosa (m. 1974, 0h15'), nei pressi di una casa di proprietà del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ecco una fontana ed ecco la superba visione della Granta Parei che ci indica la direzione da seguire.
L'itinerario si sviluppa su terrazzamenti naturali della sponda sinistra della Val di Rhêmes, costeggiando ora allo stesso livello, ora dall'alto di vertiginose forre la Dora di Rhèmes.
La pendenza della salita non è mai eccessiva e, nel cammino, si susseguono diversi attraversamenti di ruscelli, segno della ricca ed abbondante presenza d'acqua in valle, così come s'incontra sulla sinistra il sentiero per il Col Rosset (segnavia 12) e poi sulla destra, quello per il Col Bassac (segnavia 14).
Dopo un attimo di confusione, in prossimità di alcuni lavori idraulici (0h50'), il sentiero riacquista la sua tranquillità ed, in lontananza, si può iniziare a scorgere la sagoma del rifugio. Certamente la cascata proveniente dal Vallone della Compassa attira la nostra attenzione; ora si cammina sulla strada interpoderale (che conduce al rifugio) fino a superare su un ponte moderno la Dora; poco sotto è però ancora agibile il ponte ad arco del vecchio sentiero (1h20').
Superati questi ponti, si abbandona la strada per prendere nuovamente il sentiero e camminare accanto ad un ruscello; in breve si supera l'ultima balza rocciosa che ci porta alle baite dell'Alpe Lavassey (m. 2240, 1h35'). A questo punto ancora 10 minuti ed eccoci al rifugio.