Bocchetta della Bora Freida
Località di partenza: Scandosio, fraz. di Ronco Canavese (TO), m 1040
Dislivello: 1331 metri
Tempo di percorrenza: 3.40 ore
Segnavia: nessuno
Difficoltà: EE (a causa della mancanza di segnaletica)
Accesso automobilistico: autostrada A5 fino all'uscita di Ivrea, dopodichè proseguire per Cuorgnè e Pont Canavese; qui seguire le indicazioni per la Val Soana. Superare l'abitato di Ronco Canavese fino al cartello per Scandosio, in corrispondenza di un ponte sul torrente Soana. La frazione di Scandosio è raggiungibile imboccando la strada sulla sinistra oltre il torrente.
Lasciata l'auto a Scandosio, merita camminare tra le sue viuzze, ove l'ultima famiglia è vissuta tutto l'anno fino al 1960. Procedere tra le case dirigendosi verso la parte di villaggio prospiciente al torrente Servino ed oltrepassare l'antica cantina Servino, il sentiero ci porterà ad oltrepassare il torrente e camminare sulla carrozzabile che conduce verso Servino.Giunti al termine della strada (più o meno) asfaltata (ore 0.20), inizia la mulattiera che, attraversando il torrente, ci conduce a Servino (m 1494, ore 1.00) dove saliremo verso il campanile della chiesa (alcuni metri al di sopra della stessa) ed imboccheremo la mulattiera che giunge alla frazione Fontana (m 1550, ore 1.10), dove si può approfittare della copiosa sorgente per riempire la borraccia.
Il sentiero si avvicina al torrente e, nel punto ove la valle si chiude, NON oltrepassare le acque verso un'evidente traccia di là dal rio, ma risalire i prati per ricondursi su una traccia che risale il ripido pendio e prendere quota; s'incontreranno due baite (una delle quali diroccata) a quota 1697.
Ora si procede con salita molto più dolce fino ad un secondo alpeggio a quota 1755, (ore 1.45) ove termina il sentiero battuto; di fronte a questo alpeggio si apre il vallone di Bora Freida e con attenzione s'individua l'alpe di Bora Freida. Prima di proseguire oltre l'alpe a quota 1755, è bene scegliere il percorso da seguire per raggiungere per l'alpe di Bora Freida evitando il più possibile di infilarsi tra i boschi di ontani.
Arrivati all'alpe di Bora Freida (m 1857, ore 2.10), la lasceremo alle nostre spalle toccando alcuni prati e, quando la vegetazione sembrerà chiudere ogni cammino, NON proseguire lungo eventuali tracce di sentiero che tendono a portare verso il versante idrografico destro, ma procedere sulla linea di massima pendenza per raggiungere in breve una pietraia con massi anche di enormi dimensioni che risaliremo a piacimento trovando tuttavia radi ometti.
Alla base della scarpata del Monte Canaussa, ove la pietraia sembra terminare è facile individuare la Bocchetta di Bora Freida che si raggiunge l'ampio canale a lato della parete nord est del Monte Canaussa (m 2371, ore 3.40).