Alpe Kredemi (m. 1771)
Località di partenza: Issime fraz. Singles (AO) , m 960.
Dislivello: 811 metri circa.
Tempo di percorrenza complessivo: 2h20'.
Segnavia: 3.
Difficoltà: E
Accesso automobilistico: autostrada A5 fino all'uscita di Pont Saint Martin, dopodichè proseguire sulla SS26 della Val d'Aosta verso Quincinetto, alla rotonda seguire per Gressoney. Imboccata la Valle di Gressoney sulla SR44; dopo Fontainemore, superato un modesto invaso artificiale, svoltare a destra e passato il torrente Lys, nuovamente a destra per ritornare verso il bacino artificiale. Oltrepassata la frazione di Signles, dopo un tornante, parcheggiare in una comoda piazzola prima del ponte sul torrente Tourrison.
Attraversata la strada, ci avviamo sul sentiero con segnavia 3 percorrendo una mulattiera ottimamente lastricata e, superato un canale di una centrale idroelettrica, si arriva al grande alpeggio di Lassiti (m 1060, ore 0.15), dove sul lato dell'edificio che costeggia il sentiero, si nota lo scarico del lavandino interno.Proseguiamo nel bosco e, quando ne usciamo siamo nei pressi di Bioley (m 1127, ore 0.30), ora disabitata, ma con ancora belle case in legno e pietra; sfiliamo accanto alla chiesetta recentemente restaurata e rientriamo nel bosco.
Si aggira una balza rocciosa su un sentiero moderatamente ripido, con la panoramica radura dell'alpe Vasir e, dopo un altro tratto tra abeti e faggi, arriviamo a Lion (ore 1.10) che si trova su un'ampia balconata aperta sulla valle. Qui è interessante un abbeveratoio scavato in un enorme masso.
L'itinerario prosegue sulla sinistra del grande edificio e, nei pressi di una baita con annessa presa d'acqua (Alpe Crechtaz), si rientra tra la vegetazione, costeggiano una ripida pietraia.
Dopo un alpeggio dove arriva la teleferica dal fondovalle (m 1556, ore 1.40), il sentiero sale più dolcemente e, dopo aver superato un traverso abitualmente attraversato da slavine, passiamo tra due baite recentemente restaurate.
Poco dopo, una sorgente sgorga abbondantemente da sotto un masso in vicinanza di due piccole costruzioni per la stagionatura dei formaggi; in breve si arriva all'alpe Tourrison (m 1660, ore 2). Qui il paesaggio cambia radicalmente lasciando alle spalle gli ultimi larici, ci inoltriamo in una zona che d'inverno è costantemente battuta dalle slavine.
Il sentiero prosegue così tra macchie di rododendri, pascoli e cumuli di pietre (frutto del lavoro dell'uomo per liberare il pascolo) ed occorre prestare attenzione alle varie tracce che conducono al greto del torrente; occorre tenersi sempre verso monte.
All'improvviso, ecco il primo dei due alpeggi dell'Alpe Kredemi (m 1770, ore 2.20) distanti alcune centinaia di metri l'uno dall'altro, entrambi riparati a monte da massicci paravalanghe, a testimonianza della pericolosità invernale della zona.